Un viaggio che racconta una città che si definisce pian piano, modificandosi nella sua crescita con l'aumento delle sue funzioni. Bonifiche, ampliamenti, terreni agricoli dismessi, progressivo interesse per la viabilità per congiungere attività concentrate in poli specifici. Si racconta di abitazioni di patrizi e mercanti, di case in affitto per i lavoranti, di semplici stanze per i poveri e le vedove. Al loro interno pochi arredi fissi ma cassoni colmi di oggetti, coperte, tessuti e cuscini e suppellettili devozionali a testimoniare una fede diffusa nell'intera comunità.
Testi di Michela Agazzi, Ester Brunet, Stefania Coccato, Marina Niero, Paola Placentino
Il volume raccoglie dei saggi che illustrano l’”abitare a Venezia” tra XII e XV secolo, affidando a
specialiste di diverso ambito l’incarico di approfondire le differenti tematiche. Il volume è
organizzato in modo da intraprendere progressivamente una lettura che parta dalla realtà
urbana, per poi proseguire con le architetture e il sistema costruttivo e tipologico di abitazioni
destinate a diverse classi sociali e concludersi dentro le case parlando di arredi e oggetti
devozionali.
Le storiche coinvolte sono Michela Agazzi per il saggio sulla struttura urbana e le
trasformazioni tra Duecento e Trecento, Paola Placentino (che del volume è la curatrice) per
la casa della classe patrizia mercantile sia dal punto di vista costruttivo che da quello
tipologico, Marina Niero per le case popolari e d’affitto anche nelle aree di espansione della
città, Stefania Coccato per gli arredi e le suppellettili rilevati attraverso gli inventari
dell’Archivio di Stato e infine Ester Brunet che delinea i modi e gli oggetti della devozione
domestica.