Venezia non si guarda soltanto. Si legge, scaffale dopo scaffale
e biblioteche veneziane non sono semplici depositi di libri: sono bussola e mappa per esplorare la città con
uno sguardo nuovo, tra architettura, memoria e intrecci di culture che raccontano secoli di storia. Entrare in
una biblioteca a Venezia significa attraversare luoghi unici, custodi di collezioni preziose e ospitati in edifici
che sono essi stessi parte del patrimonio urbano e culturale della città.
I volumi “Venezia: una biblioteca per il mondo” di Davide Gabriele e “Venezia. La biblioteca di tutte
le biblioteche” di Sara Marini, Egidio Cutillo e Andrea Pastorello, editi da Anteferma, aprono prospettive
inedite sul sistema delle biblioteche veneziane. Con la vastità e la varietà delle loro collezioni, queste
istituzioni permettono di leggere Venezia come un grande archivio interculturale, capace di custodire
milioni di libri e documenti. Ma non solo: attraverso la bellezza e il valore storico degli edifici che le ospitano,
rivelano come la storia della comunità locale e l’evoluzione dell’architettura urbana siano profondamente
intrecciate alle storie custodite nei loro scaffali.
Accanto a questi due titoli, sarà presentato anche il catalogo ufficiale del Padiglione: “Echi di conoscenza.
Il risveglio della Biblioteca Nazionale”, a cura di Fulvio Caputo e Luisa Flora. Questo volume nasce come
progetto di ricerca parallelo all’esposizione e raccoglie i contributi di un ampio gruppo di lavoro impegnato a
definire le linee guida per il restauro e la riapertura della Biblioteca nazionale di Grenada, chiusa dal 2011.
L’obiettivo è ambizioso e profondamente civile: restituire al Paese una istituzione culturale di riferimento,
radicata nel contesto sociale, culturale e ambientale locale, ma capace di proiettarsi verso il futuro come
luogo vivo di formazione, incontro e crescita.
A unire i tre volumi e i contenuti del Padiglione è una visione comune: le biblioteche non sono luoghi statici o
silenziosi scrigni di testi, ma istituzioni vitali, simboli di conoscenza, di storia e di immaginazione condivisa.
Sono spazi che rafforzano il tessuto sociale, che custodiscono identità collettive e allo stesso tempo aprono
finestre su nuovi mondi e possibilità.